Sono preoccupati i sindacati per il futuro della Ias e il destino dei 60 lavoratori. Filctem Femca e Uiltec la settimana scorsa avevano incontrato l’assessore regionale alle attività produttive Lo Bello. Da quell’incontro venne fuori un rinnovo della convenzione tra Irsap ed Ias.
Adesso, una sopraggiunta proroga alla gestione del depuratore fino al 30 settembre 2017, ha rafforzato la convinzione che in tempi rapidi si possa giungere ad una soluzione definitiva del problema.
Tanti i nodi al pettine, tra cui la mancata approvazione del bilancio di gestione 2016, lo spettro di una messa in liquidazione della società, scenario che diverrebbe apocalittico per i 60 lavoratori che sprofonderebbero nell’incertezza del futuro.
Le organizzazioni sindacali, auspicando una soluzione definitiva, chiedono di tornare al vecchio percorso.
Sull’argomento è intervenuto anche il deputato regionale Vincenzo Vinciullo: “Nessuno da Palermo o Agrigento pensi di imporre soluzioni extra ordinem sull’IAS senza averle prima concordate con i rappresentanti Istituzionali del territorio e con i rappresentanti dei lavoratori – ha detto – Nel caso in cui il destino dell’IAS fosse affidato alle industrie i lavoratori non potrebbero più liberamente svolgere la loro attività di controllo, ma sarebbero condizionati, anche se non richiesto, dai loro datori di lavoro cosa che non può assolutamente accadere, pertanto si ritorni al progetto originario già indicato dall’allora Direttore Generale, non si facciano furbizie cambiando itinerario in corso d’opera perché fissata la meta cambiarla spesso diventa sospetta, quindi facciamo nostro il motto , “sine metu usque ad metam” così evitiamo di dover fare nostro il detto andreottiano “a pensar male si commette peccato ma spesso ci si azzecca”.