Torna a pieno regime, già da ieri, e per tutti i giorni feriali della settimana l’attività di sportello nel Centro unico prenotazioni del Poliambulatorio di Carlentini.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta e il sindaco di Carlentini Giuseppe Basso hanno stipulato una convenzione della durata di cinque anni che detta le modalità operative ed i termini della collaborazione tra i due Enti.
“Esprimo i miei più sentiti ringraziamenti al sindaco di Carlentini Giuseppe Basso – sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta – che tanto si è speso per il raggiungimento di questo risultato, concedendo due unità lavorative comunali da affiancare al personale aziendale per consentire l’apertura dello sportello Cup a pieno regime. Gli siamo grati per la disponibilità che manifesta continuamente nei confronti dell’Azienda sanitaria in un’ottica di collaborazione interistituzionale secondo un modello integrato già sperimentato con successo anche in altri comuni del territorio provinciale. Azioni sinergiche come questa messa in atto a Carlentini ci aiutano a migliorare la qualità dei servizi offerti nel rispetto del diritto alla salute e della agevole fruizione dei servizi”.
“Questa collaborazione – dichiara il sindaco Giuseppe Basso – è un esempio concreto di sinergia tra i due Enti per offrire servizi migliori ai cittadini, sia sanitari che sociali, mettendo insieme le forze e superando le vecchie impostazioni. Per venire incontro agli utenti del servizio sanitario, abbiamo ritenuto necessario fornire agli stessi un’agevole modalità di accesso ai servizi incrementando lo sportello del Poliambulatorio di Carlentini con un congruo numero di operatori, mettendo insieme personale dell’Asp e dell’Amministrazione comunale. In tal modo abbiamo inteso alleviare le difficoltà dei residenti nel comune di Carlentini e nella lontana frazione di Pedagaggi mantenendo il servizio nel proprio territorio, riducendo comprensibili disagi di spostamento e facilitandone l’accesso soprattutto alle categorie più fragili”.