Sono passati all’incirca 15 giorni dalla notizia delle gare clandestine di cavalli a Noto. Anche Siracusa Post aveva diffuso la notizia, con tanto di video, di quella che sembrava una scena surreale: una lunga fila di motori che bloccavano la strada strombazzando, le macchine, la gente urlante dal bordo della strada e in mezzo a questo caos due cavalli con i loro fantini che corrono.
Questo accadeva sulla “Maremonti”, la strada che da Palazzolo porta a Noto, alle prime luci dell’alba.
In quell’occasione furono denunciate due persone ma, si sapeva già, che la vicenda non si sarebbe chiusa lì. E così è stato.
A distanza di pochissimo tempo tornano a fare parlare di sè quelle gare, che stavolta diventano oggetto di un’interrogazione al Senato, firmata da Mario Michele Giarrusso (Movimento 5 Stelle).
Un agente della Polizia penitenziaria che frequenta noti pluripregiudicati, corse clandestine di cavalli con video pubblicati su Facebook, spaccio di droga e grave abusivismo edilizio a Noto. Bisogna intervenire con celerità e supportare l’azione delle forze dell’Ordine – afferma Giarrusso appellandosi al ministro della Giustizia, Andrea Orlando ed a quello degli Interni, Marco Minniti.
Quello che il senatore mette in evidenza è che all’interno di alcuni video postati su Facebook, e pubblicati nell’ambito di un’inchiesta giornalisti su La Spia.it a firma di Paolo Borrometi, risulterebbe la partecipazione di un Agente della Polizia Penitenziaria alle gare clandestine. Quest’ultimo, infatti, sarebbe ritratto più volte insieme a un pluripregiudicato. Queste frequentazioni sono “entrate – dice Giarrusso – anche negli atti della operazione “Kepha”.
Il senatore Giarrusso chiede se “il Ministro della Giustizia non intenda adottare provvedimenti disciplinari più gravi nei confronti dell’agente della Polizia penitenziaria, le cui pericolose frequentazioni potrebbero compromettere la sicurezza delle strutture carcerarie in cui si trova a svolgere i propri compiti”.
Secondo quanto riportato nelle inchieste del giornalista Borrometi, nella città di Noto – continua Giarrusso – imperversa una famiglia conosciuta alle forze dell’ordine. Questa “famiglia” sarebbe ben nota per il suo ingiustificato tenore di vita e per abusi edilizi. Inoltre il 13 luglio di quest’anno il capofamiglia è stato denunciato alle autorità della Polizia di Stato a seguito della pubblicazione di un video pubblicato dal giornalista Borrometi
Per tali ragioni il senatore Giarrusso e gli altri interroganti chiedono “se il Ministro dell’Interno intenda intraprendere iniziative volte a favorire il ripristino della legalità e a verificare gli interventi posti in essere per contrastare le attività edilizie abusive della famiglia in questione”.
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