L'omicidio domenica scorsa

Nel Trapanese, resta in carcere l’uomo che ha ucciso la moglie con 28 coltellate

Nel Trapanese, resta in carcere l'uomo che ha ucciso la moglie con 28 coltellate

Convalidata dal gip del Tribunale di Trapani la misura cautelare per Antonino Madone, che resta in carcere per l’omicidio della moglie Anna Manuguerra avvenuto domenica a Paceco, nel Trapanese. Secondo quanto stabilito dall’autopsia eseguita dal professore Paolo Procaccianti, sono state 28 le coltellate inflitte alla donna. Un delitto crudele e spietato che avrebbe tra le sue motivazioni la gelosia dell’uomo, arrestato in un ristorante dove dopo il delitto stava consumando un pasto con addosso gli indumenti ancora sporchi di sangue. I due, legalmente separati, vivevano nella stessa casa. Oggi pomeriggio si e’ svolto il funerale nella chiesa di Nubia, la frazione in cui e’ avvenuta la tragedia, alla presenza del vescovo Pietro Maria Fragnelli. “Il sacrificio di Anna, figlia, madre e amica, va ad aumentare drammaticamente il numero delle martiri della vita domestica”, ha detto il vicario della diocesi, don Alessandro Damiano durante l’omelia. Il legale Massimiliano Sammartano, che aveva seguito le pratiche di separazione della coppia, ha abbandonato la difesa di Madone per un “pregiudizio morale” legato al fatto che conosceva i familiari dei coniugi. L’accusa per Madone, che resta nel carcere San Giuliano, e’ quella di omicidio aggravato dalla crudelta’ e dai futili motivi.