La scienza lo aveva già detto: imparare più lingue straniere a partire dall’età dell’infanzia fa bene. Se ne parlerà a Trieste sabato 16 settembre in occasione della III edizione del Festival “Fin da Piccoli”, che quest’anno farà tappa anche a Canicattini Bagni, per poi spostarsi nel milanese e successivamente in Piemonte, Lazio e Sardegna. Promotore dell’iniziativa è il Centro per la salute del Bambino, una onlus che si occupa della salute e dello sviluppo del bambino partendo dalla convinzione scientificamente provata che gli interventi precoci (nei primi 1000 giorni di vita) hanno effetti che durano per sempre.
In particolare la tappa nel Siracusano, e quindi in Sicilia, non è casuale. Da diversi anni la Sicilia è una regione di immigrazione. Un’immigrazione che non è un semplice “passaggio” ma un luogo in cui fermarsi, restare e integrarsi. Ed è a tutti quei bambini migranti che restano che si rivolge il progetto coordinato dal Comune di Canicattini Bagni e promosso della Cooperativa Sociale Passwork, dall’Associazione Leggimi una Storia e patrocinato da Nati per Leggere Sicilia. L’iniziativa capovolge il punto di vista abituale e considera l’italiano come la seconda lingua, ponendosi come obiettivo far conoscere e interiorizzare il valore dell’apprendimento delle lingue e il legame inscindibile tra conoscenze linguistiche ed educazione interculturale. Lo strumento attraverso cui raggiungere gli obiettivi è il libro, inteso come mezzo di comunicazione universale.