Blitz dei carabinieri nell’area flegrea del Napoletano, tra Pozzuoli e Giugliano. I militari del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia partenopea a carico di 42 tra capi e affiliati del clan Longobardi-Beneduce, che a vario titolo devono rispondere di associazione di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di droga, estorsioni, lesioni personali aggravate e detenzione e porto abusivo di armi aggravati da finalita’ mafiose. Durante l’esecuzione del provvedimento, arrestata anche un’altra persona.
Nel corso di indagini, accertata ‘appartenenza degli indagati al sodalizio criminale e documentato il controllo camorristico sul traffico di stupefacenti nelle ‘piazze di spaccio’ della area flegrea ed estorsioni a imprenditori, commercianti, e perfino ai parcheggiatori abusivi.
Complessivamente gli indagati sono 46, ed il gip ha disposto per 29 il carcere, a dieci ha concesso i domiciliari, mentre sette hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora. Le indagini hanno fotografato la situazione del territorio dell’area flegrea tra il 24 giugno 2010 fino ad oggi e si sono avvalse di dichiarazioni di pentiti un tempo elementi apicali del clan, che ha un controllo totale del racket dell’area e gestisce diverse piazze di spaccio di cocaina, marijuana e hashish tra il quartiere di Pozzuoli di Monterusciello, la localita’ costiera di Licola e due zone di Napoli, Rione Traiano e Arco felice. Il denaro guadagnato dalla cosca viene reinvestito in attivita’ imprenditoriali. Un clan fortemente militarizzato, che ha una cassa che sostiene le famiglie ed i detenuti. Ricostruiti anche agguati legati al traffico di droga. Sequestrati inoltre due esercizi commerciali e beni immobili ai capoclan, Antonio e Andrea Ferro.