L’assegnazione degli spazi d’acqua alla Cittadella dello sport e le contestazioni mosse dall’Aquatic Club all’Ortigia, gestore dell’impianto, arriverà sul tavolo del Coni e alla Fin.
A comunicarlo è il presidente della società sportiva, costituita di recente e che conta 31 iscritti.
“Benché possegga i requisiti richiesti dal Capitolato prestazionale allegato al bando di gara – si legge nella nota della società – possiamo disporre di un solo spazio d’acqua di un’ora e mezza settimanale. Nei restanti cinque giorni siamo costretti a ricorrere a piscine private a Siracusa, oppure a Palazzolo o ad Augusta. L’Ortigia, gestore della Cittadella, ci aveva offerto ulteriori spazi: dalle 11 alle 13, dalle 13 alle 14 e dalle 21 alle 23:00. Tutti orari in cui i nostri atleti, tutti in età scolastica, in quegli orari o vanno a scuola o pranzano o sono a letto”.
Alle rimostranze della società, sinora, non avrebbe fatto seguito alcun provvedimento.
“L’attività pallanuotistica giovanile – fa notare ancora il presidente dell’Aquatic – si svolge nella piscina comunale grande tutti i giorni feriali dalle 17 alle 20 e la distribuzione degli spazi prevede per l’Ortigia 17,5 ore su 17,5, cioè cento per cento; per 7Scogli 16 ore su 17,5, cioè 91,04 per cento; per Sikelia 12 ore su 17,5 cioè 68,5 per cento; Aquatic Club 1,5 ore su 17,5, cioè 8,5 per cento.
Qualsiasi riferimento a disposizioni e direttive non contenuti nel bando – affonda il colpo il presidente – non solo è pretestuoso ma è privo di fondamento giuridico e non escludiamo un intento discriminatorio nei nostri confronti”.