“Tutto è compiuto”, con questo lapidario epiteto potremmo definire la fine del Governo Renzi, aggiungendo poi: “Padre perdona loro perché non sanno quel che fanno”. Che gli italiani in genere non sappiano mai quel che fanno o votano è risaputo, ma in questa occasione mi sembra che molte alternative non avevano.
Da una parte Renzi ed il renzismo, una specie di “Status Quo” camuffata di “Nuovo”, dall’altra il “Nuovo dei 5 Stelle”, che col loro pericoloso verticismo, dove “Tutti valgono uno ma Grillo vale Tutto” dovrebbe far paura al solo pensiero. È la vittoria dei populismi, e delle voci che parlano alle pance; da questo processo non si sottrae nemmeno la Lega di Matteo Salvini, naturalmente.
Questo limite dei 5 Stelle lo si vede nel dichiarare di non essere di destra, di centro o di sinistra. Nel mettere insieme i delusi da ogni direzione. Dagli ecologisti fino agli ex liberali. Ma proprio questo è il limite dei pentastellati: non rappresentano l’Italia, ma l’Italia che sembrerebbe non avere alternative.
L’alternativa invece c’è, e ci si augura che ce ne siano sempre più, e sono tutti quei movimenti civili impegnati a scardinare il sistema capitalistico e ridare dignità e coscienza alle persone. Associazioni che puntano ad allargare la visione di una società migliore, dove chi governa non è costretto a mentire per tutelare gli interessi dei più forti. Gruppi organizzati che, grazie alla crisi, hanno cominciato a bucare i muri delle omertà, e delle infinite menzogne e che si raccolgono tutti sotto l’egida di un “nuovo umanesimo”.
Oggi dunque muoiono definitivamente le forme partito. Non più democrazia rappresentativa ma inclusiva e partecipativa. Muore il Berlusconismo, e muore l’idea che le masse non hanno coscienza.
Il futuro è dei movimenti, ma affinché si realizzi un sano processo democratico in questo Paese non possono esserci solo e solamente i 5 Stelle. Loro incarnano per il momento la figura del traghettatore, ma da qui a breve c’è la necessità che altri movimenti si affaccino sulla scena politica italiana. Non si può essere tutti infilati nella stessa casa a pensare di tutelare sempre e soltanto gli interessi dei cittadini, non sarà così. Il giorno che i grillini andranno al governo dovranno avere a che fare con chi detiene i cordoni dell’economia.
La storia però insegna che dalle tirannie, alle monarchie costituzionali fino alle recenti democrazie, il potere ha trovato sempre il modo e la forma di controllarle, governarle e superarle.
Bene l’entusiasmo per i 5 Stelle, ma ricordiamo che sono solo una delle tante facce che la democrazia dovrà assumere per essere davvero sana.