Oggi sono entrambi diciottenni, ma quando erano ancora minorenni si sarebbero resi responsabili di furto e rapina ai danni di anziani. Per questo oggi a carico di entrambi sono state eseguite due ordinanze di custodia in Istituto Penitenziario Minorile, emesse dal Tribunale per i Minorenni di Catania.
Le indagini sono uno stralcio dell’operazione Uragano di aprile scorso che portò all’esecuzione dei 17 fermi emessi dalla DDA di Catania.
S. S., quando era ancora minorenne, a febbraio 2016, è stato individuato quale responsabile del reato di furto aggravato perché, in concorso con Francesco Pappalardo, 32 anni, Salvatore Buremi, 26 anni, e R. G., dopo aver forzato la porta di ingresso, si introduceva all’interno di un’officina e si impossessava di svariati utensili da lavoro, del valore di circa 25.000 euro.
S.V.N. è ritenuto invece responsabile, in concorso con Francesco Pappalardo, Sebastiano Buremi e Giuseppe Infuso del reato di rapina aggravata poiché, a febbraio 2016, con violenza e minaccia avevano rapinato un anziano che era stato peraltro aggredito e minacciato. In quell’occasione il giovane aveva avuto il ruolo di vedetta sulla strada per segnalare l’eventuale presenza di forze dell’ordine.
S.V.N. dovrà rispondere anche di furto perché, in concorso con Pappalardo, Salvatore e Sebastiano Buremi avevano forzato la serratura di una Fiat Panda per rubarla, ma non riuscivano nel loro intento. Oggi, durante l’esecuzione delle misure cautelari, nell’abitazione di S.S. è stata rinvenuta della cocaina già suddivisa in dose per un totale di grammi 10.
