Mancato rispetto del contratto di lavoro e concorrenza sleale da parte di lavoratori provenienti da altre zone, in particolare dal Catanese, disposti a lavorare a cottimo e sottopagati.
Questi i gravi problemi cui sono costretti a far fronte i lavoratori del settore agrumicolo lentinese, denunciati dal segretario della Flai Cgil, Mimmo Bellinvia.
“Nelle campagne lentinesi – riferisce – arrivano braccianti che accettano paghe a pochi centesimi per ogni chilo di frutto raccolto. A peggiorare la situazione, c’è la concorrenza di manodopera che arriva dal catanese e che non chiede ai datori di lavoro neanche l’indennità di trasporto previsto dal contratto e che correttamente i lavoratori lentinesi chiedono”.
Tutto questo nonostante tra il sindacato e i produttori, eccezione fatta per una sola che è commerciale, a dicembre scorso sia stato siglato un contratto di lavoro.
“Ora – denncia Bellinvia – sta succedendo che per gli agrumai interni, quelli che lavorano nei magazzini, si sta utilizzando la tabella contrattuale, mentre per i raccoglitori si sta applicando di nuovo il cottimo e senza rispettare quanto contemplato nel contratto, che prevede in ogni caso il riconoscimento della giornata, pari a 60 euro. Tutto ciò, inevitabilmente, sta riducendo al minimo il numero di braccianti locali impiegati a Lentini”.