Nel trentacinquesimo anniversario della tragica morte del magistrato Gian Giacomo Ciaccio Montalto, ucciso in un agguato la notte del 25 gennaio 1983 davanti alla propria abitazione, a Valderice, in provincia di Trapani, il Csm lo ricorda pubblicando sul proprio portale istituzionale (www.csm.it) gli atti del suo fascicolo personale che consentono di ripercorrerne la storia professionale. Il Consiglio vuole così rendere omaggio alla sua memoria, come già fatto per le figure di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Bruno Caccia, magistrati che hanno dato altissimo esempio di professionalità e integrità morale. Oltre agli atti relativi alla vita professionale di Gian Giacomo Ciaccio Montalto sul sito internet del Csm sono disponibili anche le sentenze relative ai procedimenti giudiziari sul suo omicidio e l’estratto del verbale della seduta plenaria del CSM che il Presidente della Repubblica Sandro Pertini convoca nell’Aula Magna del Tribunale di Palermo, per la prima volta fuori dalla sede istituzionale di Roma, con il testo del suo commosso intervento. Gian Giacomo Ciaccio Montalto era nato a Milano il 20 ottobre 1941, da genitori di origini siciliane ed era entrato in magistratura il 15 giugno del 1970. Dopo un primo periodo presso la Pretura e poi la Procura della Repubblica di Roma verrà trasferito come sostituto procuratore a Trapani dove rimarrà fino alla sua tragica scomparsa e dove ha portato a termine importanti inchieste sulla mafia.