E’ una strada tutta in salita quella che il Partito Democratico di Francofonte sta percorrendo per raggiungere le elezioni amministrative di giugno. Sulle spalle il fardello di dover, in qualche modo, andare incontro ai cittadini che si sentono distanti da un partito balzato alla cronaca locale e nazionale troppo spesso per dibattiti interni. Distanza, quella tra partito e cittadini, che si allunga ancora di più se a poche settimane dal voto le rotture all’interno del partito approdano dentro una Giunta comunale.
Ebbene nei giorni scorsi l’assessore Francesco La Rocca (appartenente all’area Orlando) ha rassegnato le proprie dimissioni proprio per un malessere che vive all’interno del partito.
Tutto nasce prima dalla delusione nazionale di un Pd cambiato rispetto alle origini, e poi da quello che La Rocca accusa come mancato ascolto da parte del partito locale.
Ho avvertito da diverso tempo – dichiara La Rocca – la necessità di aprire il partito verso tutte quelle forze sociali e politiche che avevano voglia di confrontarsi verso un progetto comune rivolto al miglioramento della proposta per una città migliore e questo si poteva fare incontrandosi con gli altri senza la pregiudiziale di indicare un candidato sindaco, elemento che poteva essere causa del fallimento di qualsiasi tentativo di progettualità comune
Una proposta, sempre secondo La Rocca, inascoltata dalla dirigenza del partito che l’ha portato ad abbandonare la Giunta di Francofonte retta dal Pd, ma non il suo incarico all’interno del partito.
La rottura, viene indicata dallo stesso La Rocca, a seguito delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo, quando il resto del partito ha puntato il dito contro l’area Orlando per un disinteresse alla campagna elettorale, e quando “abbiamo assistito a modalità di gestione padronali e autoreferenziali del partito” – accusa La Rocca.
Ma pare che i dissapori tra l’area Orlando e il resto del partito, affondino le proprie radici in questioni molto più vecchie del 4 marzo, addirittura probabilmente a prima del 5 novembre e quindi delle elezioni regionali.
Passato a parte, adesso ci sono elezioni amministrative da affrontare, e a questo è pronto il sindaco uscente Salvatore Palermo, riconfermato alla corsa elettorale di giugno. E’ proprio lui che a SiracusaPost chiarisce i retroscena dei diverbi del partito e le dichiarazioni di La Rocca contornate da una nota piuttosto polemica.
C’è stato un confronto – dice Palermo – durante l’esecutivo del partito. Pare che La Rocca volesse essere il candidato a sindaco del Pd, proposta mai avanzata ufficialmente, ma soltanto tra le righe. Dopo quella riunione La Rocca rassegna le dimissioni. Mi dicono di essere un sindaco che gode di poco gradimento da parte dei cittadini. Ma ci siamo chiesti il perchè? Io sono stato lasciato solo in questi anni, anche a causa del cattivo lavoro dei miei assessori
Peraltro, il sindaco Palermo punta il dito contro La Rocca accusandolo di aver fatto un’alleanza con il centrodestra per queste elezioni amministrative, tradendo così l’intero centro sinistra.
Nonostante tutto questo – conclude Palermo – il Pd di Francofonte è ancora disposto a confrontarsi con La Rocca per trovare un punto d’incontro
Quanti chilometri di distanza ci sono tra Francofonte e Siracusa? Non troppi.