“Impossibile da prendere in considerazione” – così l’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo commenta la proposta di legge presentata all’Ars “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2018 – Legge di stabilità regionale”, la quale prevede la nascita dell’Agenzia Regionale per la Casa e l’abitare sociale (ARCAS).
“Il testo, che, fra l’altro, non definisce i ruoli e i compiti dell’Agenzia che subentra “nell’universalità dei rapporti giuridici dei disciolti IACP”, – spiega Vinciullo – lascia alquanto perplessi e, soprattutto, preoccupa la volontà del Governo di espropriare il Parlamento Siciliano delle sue funzioni e delle sue prerogative istituzionali, costringendolo ad abdicare alla sua podestà legislativa, assegnandola contra legem alla Giunta regionale di Governo”.
“Sorprende, poi, – continua – come il Governo regionale, nel breve volgere di qualche settimana, anziché passare alle Province le mansioni, i compiti e le competenze svolte dalle IACP, così come preannunciato dal Presidente della Regione, recependo un Disegno di Legge da me presentato sull’argomento, abbia potuto cambiare totalmente opinione e, anziché proseguire nell’azione politica intrapresa, favorendo gli Enti virtuosi e corretti, improvvisamente, pensa, invece, di buttare nel girone infernale dei debitori anche l’Istituto Autonomo Case Popolari della mia provincia, che è assolutamente virtuoso, per avere gestito sempre in modo corretto e lineare gli immobili di proprietà e le risorse ricevute negli anni”.
“Dettare norme e provvedimenti amministrativi e legislativi per “disciplinare l’Amministrazione regionale in materia di politiche abitative e per riformare gli Enti che gestiscono l’edilizia residenziale popolare” non può essere uno strumento attraverso il quale si affossano definitivamente gli istituti che hanno gestito in maniera oculata il proprio patrimonio a favore di quelli che lo hanno gestito in maniera dissennata, clientelare e poco trasparente.
Pertanto – conclude Vinciullo – esorto il Governo regionale a ritornare sulle posizioni originarie: ogni provincia deve gestire il proprio patrimonio immobiliare di Edilizia residenziale Pubblica (ERP) e ogni provincia deve pagare il prezzo per quello che di positivo o negativo ha fatto in questi anni, senza scaricare sugli altri i propri debiti e le proprie colpe.”