CONCLUSA VENDEMMIA

Vino siciliano, da banca germoplasma “dna” qualità e legalità

Vino siciliano, da banca germoplasma "dna" qualità e legalità

Si e’ conclusa da poco piu’ di un mese la vendemmia nei campi dell’Irvo, l’istituto regionale del vino e dell’olio. Vendemmia numero 26, che sono gli anni di attivita’ per la cantina sperimentale di microvinificazione “G. Dalmasso”. Struttura che ha sede a Marsala e che porta avanti una serie di attivita’ volte al miglioramento dei vini siciliani. “E’ una realta’ che non solo funziona, e lo dimostrano i risultati raggiunti sino ad oggi, – commenta il direttore dell’Irvo Vincenzo Cusumano – ma che rappresenta uno dei fulcri dell’attivita’ dell’ente a servizio del mondo produttivo vitivinicolo siciliano”. Quest’anno, in particolare, il lavoro e’ stato focalizzato sulla valorizzazione delle varieta’ autoctone minori. Ventuno quelle che sono state oggetto di osservazioni in campo e di trasformazione sperimentale. Rucignola, Alzano, Prunesta, Cutrera, Zu’ Matteo, Bracau, solo per fare qualche nome delle varieta’ utilizzate e che si trovano nel vigneto di “Verbumcaudo”, all’interno della “Banca del germoplasma della vite siciliana”, nata contestualmente ai programmi sviluppati dall’assessorato regionale all’Agricoltura.
L’obiettivo e’ anche produrre un Vino della legalita’, simbolo delle potenzialita’ di queste terre confiscate alla mafia. Altre uve sono quelle provenienti da quota 1.200 metri di altezza, dai Nebrodi: e’ qui, a Ucria, che si trova un altro vigneto sperimentale dell’Irvo e le sue uve di Catarratto sono state le ultime ad essere vendemmiate. L’attivita’ sperimentale di campo e di cantina dell’istituto ha abbracciato contemporaneamente in questo periodo altre tematiche: dall’aggiornamento della piattaforma ampelografica regionale, con prove su varieta’ ottenute per incrocio, al recupero di varieta’ in via scomparsa, nello specifico il Moscato Cerletti; dal progetto Spumante dei Nebrodi (metodo classico) con microvinificazioni di uve Catarratto e Chardonnay, allo studio di modelli di gestione del vigneto con lo scopo di migliorare la qualita’ delle produzioni e ancora all’attivita’ di assistenza tecnica con specifiche prove destinate ad alcune aziende vitivinicole del trapanese. Non solo vendemmia: nella cantina sperimentale anche attivita’ formative rivolte agli studenti del corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell’Universita’ di Palermo. Attivita’ che continueranno anche durante le fasi di affinamento e di maturazione dei diversi vini prodotti.