Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, e’ stato condannato a 20 anni di carcere. Lo ha stabilito il tribunale di Pisa. La donna, che viveva in una villetta a Gello di San Giuliano Terme, nel Pisano, scomparve all’eta’ di 45 anni, la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. Il suo corpo non e’ mai stato ritrovato. Logli oggi non era presente in aula. L’accusa, sostenuta dal sostituto procuratore di Pisa, Aldo Mantovani, contro l’uomo accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere era stata di 30 anni di carcere, diventati 20 per la scelta di ricorrere al rito abbreviato. La difesa, che ha ripercorso tutta la vicenda aveva chiesto l’assoluzione piena di Logli per “assoluta mancanza di prove”. Logli era stato prosciolto il 6 marzo del 2015 dal gup di Pisa, ma il 16 marzo di quest’anno la prima sezione penale della Cassazione aveva annullato il provvedimento ordinando che l’uomo tornasse davanti a un giudice per un nuovo processo. Fatalmente, la notte della scomparsa della Ragusa e’ la stessa del drammatico naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio.
Antonio Logli condannato in primo grado a venti anni per la morte della moglie Roberta Ragusa e’ stato interdetto per sempre dalla patria potesta’ genitoriale. Il giudice non ha accolto la richiesta del Pm che aveva chiesto la misura cautelare in carcere ma ha, invece, disposto l’obbligo di dimora dalle 21 alle 6.