ATTENTATO BERLINO

Parla il padre di Scatà: “Siamo protetti”

Parla il padre di Scatà: "Siamo protetti"

La famiglia di Luca Scata’, il giovane poliziotto di Canicattini Bagni che, insieme a un collega, nella notte tra giovedi’ e venerdi’, ha intercettato e ucciso in un conflitto a fuoco Anis Amri a Sesto San Giovanni, ha trascorso il Natale nel paese del Siracusano, ma a tavola non c’era il giovane agente. Gli auguri li hanno scambiati al telefono.
“Abbiamo trascorso il Natale senza Luca, ma lo abbiamo sentito – afferma il padre Giuseppe, – e ci ha detto che e’ tranquillo. Se lui e’ sereno, lo siamo anche noi. Aspettiamo di poterlo vedere, non sappiamo bene quando potra’ accadere. Non ci e’ stata fornita una data precisa, aspettiamo solo di poterlo riabbracciare. Una cosa e’ certa: non siamo preoccupati per lui”.
Il padre del poliziotto intervenuto per bloccare il presunto attentatore di Berlino, spiega che la loro casa e’ tenuta sotto controllo dalla polizia. “Questa notte mia figlia ha notato nelle vicinanze di casa nostra – afferma – una pattuglia della polizia, segno, evidentemente, che siamo sotto protezione ma questo non ci spaventa. Per quanto concerne la sua vicenda, Luca ha reagito in modo esemplare, a mio avviso ha fatto piu’ del suo dovere. Pero’, devo ammettere che la sua azione ha sorpreso molto pure me, non pensavo che avesse quel sangue freddo. Siamo davvero orgogliosi di lui”.
“Accoglieremo in modo sobrio Luca Scata’ che potrebbe tornare a casa per Capodanno”. Ha detto questa mattina il sindaco di Canicattini Paolo Amenta, in stretto contatto con la famiglia del giovane poliziotto del paese del Siracusano. “Non saranno previste feste – ha detto il sindaco di Canicattini, Paolo Amenta – o manifestazioni eclatanti, d’altronde ci sono aspetti di sicurezza che vanno osservati. Io stesso ho chiesto al Governo di aumentare i livelli di sicurezza nella nostra zona dopo il clamore mediatico attorno a questa vicenda. A mio parere, e’ giusto, in questo momento, tutelare la famiglia e l’intera comunita’. Non dobbiamo dimenticare che Luca e’ rimasto coinvolto in una vicenda che non ha un profilo locale ma internazionale”.
Il sindaco di Canicattini e’ in stretto contatto con il padre del poliziotto e ha raccolto le sue emozioni. “Il padre di Luca Scata’ – ha proseguito il sindaco – e’ un dipendente del Comune, lavora nel personale, dunque ho una interlocuzione diretta con lui. Ha mostrato orgoglio come noi tutti per quello che Luca ha fatto per l’intero Paese e intendiamo abbracciarlo”.