Si prepara un 2017 ancor più difficile e duro del 2016 che sta per finire per la provincia di Siracusa e per affrontare il quale il sindacato indica una sola via percorribile: l’innalzamento della mobilitazione unitaria e del confronto con istituzioni, politica e imprese fino ad ottenere risposte certe e adeguate ai tanti problemi.
Questo in sintesi il messaggio lanciato da Cgil, Cisl e Uil durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno “Questa è una provincia che registra dati sempre più allarmanti – hanno detto i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil, Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò, – considerato ad esempio che Siracusa si trova al 109° posto su 110 province italiane per qualità della vita considerati i dati allarmanti sulla disoccupazione, con il triste primato in Sicilia in termini di infortuni sul lavoro, certificato dall’INAIL, con l’ampliamento della fascia di povertà. Tante vertenze – hanno continuato – sono state risolte ma tante altre rimangono appese ad un filo, basti pensare alla situazione dei lavoratori della Formazione professionale, i Forestali, Siracusa Risorse, quelli della ex Provincia Regionale i cui stipendi sembrerebbero essersi sbloccati ma fin quando non si avrà contezza di ciò rimarrà sempre più di un ragionevole dubbio. E poi ancora i lavoratori della grande e piccola distribuzione, la dismissione dell’Eni, laggravarsi della crisi del settore edilizio, metalmeccanico e agroalimentare. Per non parlare poi della mancata soluzione delle grandi questioni del risanamento ambientale e della bonifica dell’area industriale, del rilancio delle infrastrutturazione materiali e immateriali, del potenziamento di un sistema sanitario di qualità e di un welfare che guardi con attenzione alle fasce più deboli della popolazione”.
«Eppure la nostra provincia – hanno concluso i segretari di Cgil Cisl Uil – possiede tutte le condizioni per uscire fuori dal perdurare di una crisi socio-economica di tale proporzione: un’agricoltura d’eccellenza che tutto il mondo ci invidia, un insediamento industriale e metalmeccanico tra i più importanti d’Europa, un patrimonio culturale ed architettonico di grande attrazione turistica».
