La polizia di frontiera ha arrestato all’aeroporto di Cuneo Levaldigi il 36enne Aziz El Hajjaoui, marocchino accusato di essere lo scafista dello sbarco di 884 migranti avvenuto a Catania il 26 maggio scorso.
L’uomo, che stava accompagnando la sorella in partenza per Casablanca, e’ stato fermato dagli agenti e dai controlli e’ subito emerso che in passato aveva utilizzato diversi nomi per identificarsi, uno dei quali associato al suo vero cognome, e che su di lui gravava l’ordine di arresto del Tribunale di Catania. Il marocchino, infatti, era ricercato insieme ad altri 15 stranieri per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco avvenuto nel maggio 2016, a bordo del rimorchiatore italiano “Vos Thalassa”, soccorso in acque internazionali e proveniente dalle coste libiche.
Dalle dichiarazioni dei migranti, la polizia di Catania aveva ricostruito le tappe del viaggio. Giunti in Libia dai paesi d’origine, erano stati condotti nelle localita’ di Zuara e Sabratah, dove erano rimasti fra i 30 e i 45 giorni, sorvegliati da trafficanti che davano loro da mangiare una volta al giorno. Per la traversata a bordo di gommoni e piccoli pescherecci i migranti avevano quindi pagato tra i 500 e 1000 euro.