“L’attenzione delle aziende verso la sicurezza sul posto di lavoro non ha mai raggiunto quegli standard necessari chiesti senza sosta dai sindacati”.
Questa la posizione di Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa, l’indomani dell’incidente nel quale ha perso la vita l’operaio siracusano Antonio Galvano.“E’ follia pura che un uomo, nel 2017, esca da casa per andare a lavorare e non vi faccia più ritorno. Le nostre battaglie per la garanzia della sicurezza nei cantieri non ha mai conosciuto sosta, ma le imprese finora sono state piuttosto sorde, nonostante il protocollo siglato in prefettura nel 2007”.
Per Alosi si impongono efficaci misure di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali “al fine di portare le dimensioni del fenomeno infortunistico a un livello inferiore a quello considerato fisiologico e un piano operativo che ruoti intorno a una revisione del sistema degli appalti”
Il segretario generale della Cgil siracusana ha già organizzato per lunedì 9 gennaio, alle 10, nel saloncino della sede di viale Santa Panagia, un incontro che ruoterà proprio sulla sicurezza e sugli appalti nella zona industriale.
Da registrare anche l’intervento dell’Ugl: ” La rabbia è forte in quanto ci ritroviamo a parlare sempre di sicurezza nei luoghi di lavoro, argomento che oramai dovrebbe essere non solo conosciuto dagli addetti ai lavori, ma applicato quotidianamente in tutte le attività lavorative. La domanda è questa, come mai le norme di sicurezza previste vengano disattese con le inevitabili conseguenze nefaste? Questa tragedia dimostra che abbiamo fallito ancora una volta nella tutela della salute e sicurezza di chi opera nel mondo del lavoro”.
