Ricordato a Palermo, in una fredda giornata di pioggia e grandine, l’ex presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, ucciso nel giorno dell’Epifania del 1980. Alla commemorazione, in via Liberta’, nel luogo dell’agguato, vicino alla sua abitazione e a quella del Capo dello Stato, hanno preso parte familiari e il presidente del Senato Pietro Grasso.
Tra i presenti anche il vertice dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, che nei mesi scorsi ha voluto intitolare al fratello del Presidente della Repubblica una delle principali sale di Palazzo dei Normanni, il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo, la vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello, il componente della Commissione Antimafia Beppe Lumia, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro, rappresentanti delle forze dell’ordine, Vincenzo Agostino con la moglie, genitori dell’agente Nino, ucciso dalla mafia, che hanno parlato per alcuni momenti con il presidente del Senato. Le note del Silenzio hanno sottolineato il momento dell’omaggio delle massime autorita’ presenti a Piersanti Mattarella, il presidente della “Regione dalle carte in regola”.
“Quello di oggi non deve essere considerato uno stanco rituale, ma la testimonianza di un impegno. L’impegno di un uomo politico che deve costituire un esempio, perche’ aveva quelle doti di passione, senso di responsabilita’ e lungimiranza che tutti gli uomini politici dovrebbero avere. Inoltre, come tanti siciliani, si e’ sacrificato per l’idea di una Sicilia libera e felice, di una terra dove vivere senza violenza, paura, sopraffazione e privilegi”. Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso.