Quarto gruppo per consistenza numerica al Parlamento europeo, di estrazione liberal-democratica, il gruppo Alde cui guarda Beppe Grillo e’ una forza convintamente europeista. L’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa e’ formata da due partiti europei, il Partito Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa e il Partito Democratico Europeo. Il gruppo a Strasburgo, il cui presidente e’ il belga Guy Verhofstadt, candidato alla carica di presidente del Parlamento, conta 83 deputati. L’Alde nel suo manifesto programmatico, chiede una Unione europea “piu’ forte e stabile”, punta al completamento del mercato interno dell’energia e dei servizi digitali e sottolinea la necessita’ di far leva sul “mercato dei capitali perche’ contribusica a finanziare la nuova infrastruttura che fara’ funzionare la nostra economia negli anni a venire e creera’ posti di lavoro sostenibili”. L’Europa, secondo il programma del gruppo “deve restare fedele ai suoi valori, “difendere diritti fondamentali quali la liberta’, l’uguaglianza e la non discriminazione” e ha “bisogno di evolvere sul piano istituzionale, eliminando gli sprechi e funzionando con maggiore efficienza”.
L’altroieri, sul profilo Twitter ufficiale del gruppo, e’ comparso un post contro i populismi che “cercano di dividerci”, mentre l’Europa ha guadagnanto a fatica la sua unita’. “Non lasciamo che ci portino via il futuro”, si legge nel post. Che si tratti di una svolta europeista o di una mossa tattica, l’ eventuale adesione del Movimento Cinque Stelle all’Alde rappresenterebbe comunque una netta inversione rispetto alle posizioni euroscettiche dei pentastellati, spesso critici nei confronti della gestione dell’Unione europea e della stessa moneta unica.