In ginocchio i produttori e i lavoratori del comparto agroalimentare della provincia di Siracusa dopo l’alluvione di ottobre che ha causato ingenti danni alle produzioni agricole nelle campagne della zona Nord e zona montana della Provincia di Siracusa, aggravato la già pesante situazione delle vie di comunicazione, degli impianti e strutture delle aziende agricole, olivicole, Agrituristiche, zootecniche, artigianali ed industriali dell’intera area.
Da qui la necessità urgente che la Regione dichiari al più presto lo stato di calamità naturale, propedeutico alla emanazione di tutti quei provvedimenti di competenza della stessa Regione, del Libero Consorzio di Siracusa, nonché per la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo Nazionale. Ieri assemblea straordinaria unitaria a Lentini al termine del quale Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Libero Consorzio, Cna, e i sindaci dei Comuni di Lentini, Carlentini, Francofonte e Buccheri hanno sottoscritto un documento da sottoporre agli organi istituzionali.
Sono 4 le proposte che sono ritenute prioritarie: l’anticipazione immediata dei contributi Agea già previsti per tutti i produttori agricoli e la sospensione transitoria delle imposte e tasse e dei canoni dei prestiti e mutui; specifici ammortizzatori Sociali per i lavoratori comprensivi non solo del riconoscimento delle giornate di lavoro perdute ai fini previdenziali ma anche per la perdita secca del salario per mancata produzione; la predisposizione ed attivazione di un Piano Straordinario di Manutenzione Ordinaria e straordinaria per ricostituire tutte le strutture pubbliche danneggiate e un piano straordinario di potatura per il recupero e reimpianto degli agrumeti, uliveti e vigneti totalmente distrutti dall’alluvione.