“Grandi effetti annunzio ma i provvedimenti concreti sono pochi e deludenti”. Lo dichiara Pippo Zappulla Coordinatore Regionale di Art1 Mdp . “Prigioniero di una maggioranza ballerina di centrodestra, avvinghiato da tanti interessi personali, brilla per dichiarazioni impegnative. I provvedimenti però risultano inesistenti o incoerenti in un anno di governo assolutamente inadeguato. Tante nomine, a partire dalla sanità, che a dispetto dei roboanti impegni rispondono per lo piu’ alla geografia dei singoli deputati del centrodestra”. “Manca una svolta vera sulle infrastrutture – prosegue Zappulla -, sulle Zes e sul lavoro. Nessuna delle emergenze che si era impegnato ad affrontare e risolvere ha trovato se non proprio soluzione almeno la individuazione della ricetta: mi riferisco ai rifiuti, alle province, al mondo del precariato, alla riforma della macchina burocratica e della regione. Insomma un anno deludente. Di particolare e inquietante silenzio brilla – precisa Zappulla – sul tema delle bonifiche e risanamento della aree Sin dove invece fondamentale rimane il ruolo della Regione e del governo siciliano. Bisogna fare crescere, pertanto un opposizione sociale e politica quanto piu’ ampia e forte possibile per costruire da subito una alternativa a questo governo dei soli annunzi”.
“Nel frattempo, in previsione della Manifestazione Nazionale del 16 dicembre a Roma , stiamo completando le Assemblee in tutte le provincie siciliane. Sono davvero molto soddisfatto – conclude Zappulla – per la partecipazione crescente e per il dibattito aperto, serio e propositivo che conferma la bontà del progetto politico. Anche in Sicilia, dunque, in cammino per costruire il nuovo partito della sinistra popolare, del lavoro, socialista e ambientalista. Monta in tutto il territorio siciliano una attenzione positiva sul progetto politico di Art1: una sfida aperta, politica – culturale e morale, a tutto il variegato e frantumato mondo della sinistra per ricostruire l’alternativa al centrodestra, alla nuova destra xenofoba e razzista, a un governo gialloverde sempre piu’ pericoloso per l’economia, il lavoro, i diritti degli italiani”.