Tre persone sono state poste agli arresti domiciliari dal Gip di Catania, su richiesta della locale Procura distrettuale, nell’ambito di indagini della Guardia di Finanza su professionisti e dipendenti ‘infedeli’ di Riscossione Sicilia. Per altri tre indagati sono state disposte misure interdittive. Sono accusati, a vario titolo, di concorso in corruzione continuata, accesso abusivo ad un sistema informatico e rivelazione di segreti d’ufficio. Tra i destinatari delle misure cautelari ci sono due avvocati catanesi, di cui uno già dirigente in pensione della Serit (oggi Riscossione Sicilia Spa), e tre funzionari attuali dipendenti dell’Ente di riscossione regionale di Catania e Messina. I particolari dell’operazione saranno resi noti alle 10.30 durante un incontro con i giornalisti nella sala stampa della Procura di Catania, alla presenza del procuratore Carmelo Zuccaro.