“L’incapacità del Governo Musumeci ad affrontare i veri bisogni della Sicilia emerge in modo sempre più plateale e grave. La legge finanziaria – dichiara il coordinatore regionale di Art1 Mdp Pippo Zappulla – non viene definita e portata in aula, rischiando così la proroga dell’esercizio provvisorio, e Musumeci è costretto a buttare la “palla in tribuna” con la proposta del Ponte sullo stretto”. “Mi aspetto – ironizza amaramente Zappulla – la promessa di un milione di posti di lavoro e la cura per debellare il cancro e i siciliani potranno godere di un ritorno alle “migliori tradizioni” del centrodestra italico”.
“La verità è che abbiamo una rete infrastrutturale, materiale e immateriale, deficitaria e inadeguata per una società e una economia moderna, per garantire il diritto alla mobilità e alla sicurezza per i cittadini e le merci. Porti, ferrovie, autostrade, viabilità ancora in imbarazzante arretratezza e il Ponte sullo stretto suona come una ennesima provocazione ai veri bisogni ed emergenze dell’isola. Non si capisce ancora quale idea – afferma Zappulla – si tenti di affermare per lo sviluppo della Sicilia, per il lavoro, per le bonifiche e i rifiuti, per la tutela del territorio, per il diritto allo studio. Altro che riforme, tra una maggioranza ballerina e tentativi di raccattare improbabili alleanze la Sicilia rischia di affondare”. “Lavoriamo perché cresca – conclude il coordinatore regionale di Art1 – anche in Sicilia una mobilitazione politica e sociale per costringere il Governo Regionale a rispondere concretamente ai bisogni dei siciliani e per costruire da ora una vera alternativa al sempre più fallimentare centrodestra siciliano”.