“Regna un clima gravissimo di tensione e di legittima preoccupazione a Rosolini non solo tra gli operatori economici ma tra i cittadini per una recrudescenza criminale e malavitosa che sta mettendo a serio rischio la libertà dell’impresa e la stessa tranquillità di ogni abitante”. Questo il parere del deputato nazionale Pippo Zappulla: “Sono stati presi di mira bar, negozi e addirittura istituti scolastici oltre a singoli cittadini impegnati nel sociale e gli attentati e gli atti violenti – afferma – si susseguono con inquietante cadenza quasi giornaliera”. Da qui la richiesta di rafforzare i presidi delle forze dell’ordine a Rosolini e nell’intero territorio e l’appello rivolto a questo proposito al prefetto.
Una presa di posizione quella di Zappulla, che fa il paio con quella, sempre di oggi del deputato regionale, Giuseppe Gennuso.
“L’ordine pubblico non si può gestire sporadicamente. Non bastano 30 uomini che per 48 ore fanno i controlli del territorio, perché al terzo giorno, la criminalità torna a colpire – denuncia Gennuso – gli sforzi dei carabinieri sono encomiabili, ma quando una caserma chiude alle 20, ed è il caso di Rosolini, il territorio diventa terra di conquista della criminalità”. Gennuso va oltre: “Bisogna avere il coraggio di chiedere a chi di competenza più tutori delle forze dell’ordine, di non chiudere le caserme alle 20, di attuare un contrasto serio ed efficace alla piccola e grande criminalità”. E per reclamare con ancora più forza attenzione il parlamentare regionale preannuncia l’intenzione di dar vita ad un sit in di protesta davanti la prefettura di Siracusa se le cose non dovessero cambiare.