I dipendenti del depuratore Ias di Priolo oggi in sit in fuori dell’impianto per protestare contro una situazione di perdurante e preoccupante precarietà. Al loro fianco i segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec, Giuseppe D’Aquila, Emanuele D’Ignoti Parenti e Andrea Bottaro. Ombre pesanti e scure si addensano sul futuro lavorativo dei circa 60 dipendenti soprattutto dopo il sequestro preventivo dell’impianto disposto dalla Procura di Siracusa. Il 23 marzo scade il termine entro il quale Ias dovrà dire se effettuerà quanto disposto dal tribunale di Siracusa, versando nel contempo una fideiussione a garanzia dell’impegno.
Il sit in però è solo il primo passo: i sindacati hanno indetto uno sciopero per giovedì 21 marzo, chiedendo al contempo un incontro con il presidente della Regione.
“Temiamo – dichiarano gli esponenti del sindacato – uno scenario apocalittico, che determinerebbe la fine dell’esperienza di Ias nel territorio, con conseguenze occupazionali per le 60 famiglie, generando perplessità circa il proseguo delle attività del depuratore e conseguentemente degli stabilimenti industriali che in esso conferiscono i propri reflui”.