I figli dell’imprenditore dell’eolico Vito, in carcere per concorso in associazione mafiosa e indagato per corruzione, hanno chiesto al tribunale del Riesame di Palermo il dissequestro dei pc e dei documenti che sono stati sequestrati loro il 19 aprile. Sono entrambi coinvolti nell’inchiesta su un presunto giro di mazzette a funzionari regionali siciliani per ottenere le autorizzazioni per la costruzione e l’esercizio degli impianti di bio-metano