ambiente

Priolo Gargallo, mancata bonifica penisola Magnisi: Raciti al ministro Costa “Occorre un atto amministrativo per una soluzione definitiva”

Priolo Gargallo, mancata bonifica penisola Magnisi: Raciti al ministro Costa "Occorre un atto amministrativo per una soluzione definitiva"

La mancata bonifica ed abbandono di rifiuti nella penisola Magnisi (sito archeologico di Thapsos), saranno oggetto di un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Costa, fatta dal parlamentare Fausto Raciti, componente della commissione ecoreati alla Camera. Per illustrarne i contenuti, nella giornata di ieri, si è svolta una conferenza stampa in Aula consiliare a Priolo Gargallo.
Nel suo intervento, Raciti oltre ad esporre i punti salienti della sua interrogazione al Ministro dell’ambiente ha ricordato che dopo 18 anni occorre un impegno concreto da parte delle istituzioni.

Non è tempo per legiferare ma per un atto amministrativo che concretizzi una bonifica totale dei siti contaminati. Al di là di ogni ragione di parte occorre – dice raciti – uno sforzo comune di stato, regione e organi tecnici ed amministrativi per una soluzione definitiva del problema che oltre a causare un serio allarme ambientale rappresenta anche un insormontabile freno allo sviluppo di progetti alternativi di valorizzazione del territorio

a questione della pirite nella penisola e dell’abbandono dei rifiuti è stata sollevata dal Comitato per la mancata bonifica, di cui si è fatto portavoce il consigliere comunale Alessandro Biamonte:

La bonifica della discarica di pirite nella penisola Magnisi – dice Biamonte – è un atto di giustizia che i cittadini attendono da tanto tempo, e di fronte a tematiche così importanti che riguardano la salute della collettività, non devono essere messe in atto barriere di partito, e che tutti dobbiamo proporre e collaborare per un fine comune, cioè quello della bonifica definitiva. La problematica delle bonifiche è l’unica che potrebbe condurre verso la normalizzazione ambientale della zona industriale. Anche l’occupazione, ormai ridotta al lumicino, nell’area industrializzata da oltre mezzo secolo potrebbe avere un rilancio se fosse avviata realmente la bonifica. Del problema parlano tutti da anni, in verità pochissimo si è fatto di concreto.
Cittadini e parlamentari del territorio dovrebbero trovarsi insieme a dibattere su come affrontare l’argomento e raggiungere l’obiettivo concretamente, e non attraverso le semplici dichiarazioni d’intenti che fino ad oggi non hanno prodotto che aspettative tradite ad ogni livello. Da tempo chiediamo bonifiche e risanamento ambientale.
Ogni giorno siamo costretti a battagliare per la tutela della salute e dell’occupazione. Occorre, pertanto, fare chiarezza subito, creare una rete fra i comuni e i deputati della provincia di Siracusa – Continua Biamonte – i soldi stanziati dalla regione sono bastevoli solo per la messa in sicurezza dei due siti , per questo abbiamo preparato un atto di indirizzo per l’amministrazione comunale ,di mettere in atto tutti quei meccanismi previsti dalla legge per l’utilizzo delle somme comunali per la bonifica definitiva dei siti: Penisola Magnisi e campo Ex Feudo procedendo con azioni legali per fare chiarezza sull’inerzia del Ministero dell’ambiente e della regione siciliana al fine di tutelare l’ambiente e la salute del cittadino

Alla conferenza il deputato regionale Giovanni Cafeo, il quale ha avanzato la richiesta di istituire una commissione di inchiesta delle bonifiche in sede regionale, ricordando che la nostra non è la battaglia di uno schieramento politico, ma deve essere comune assieme a tutti gli altri schieramenti. In Aula consiliare presenti anche: il Sindaco di Priolo Pippo Gianni, ed il Presidente del comitato Carmelo Susinni.