Una giornata di aggiornamento rivolta a geriatri, neurologi e psichiatri sulle patologie mentali in tarda età è stata organizzata dal Centro Salute mentale di Augusta e Lentini diretto da Antonio La Ferla. Nella sala conferenze dell’ospedale di Lentini esperti specialisti si sono confrontati sulla complessità della valutazione olistica dell’anziano secondo le conoscenze della medicina basata sull’evidenza per il miglioramento delle prestazioni nei livelli di assistenza.
Le “Giornate leontine di psicogeriatria” hanno registrato i contributi di Eugenio Aguglia, professore ordinario di Psichiatria dell’Università di Catania, Filippo Drago professore ordinario di Farmacologia e direttore del Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche dell’Università di Catania, di Giuseppe Fichera direttore del Dipartimento strutturale di Salute Mentale dell’Asp di Catania.
“Il trattamento delle malattie mentali in tarda età – ha sottolineato Antonio La Ferla – può essere applicato efficacemente, mentre per le patologie degenerative quali la demenza, è noto come l’assunzione di appropriate strategie di cura possono influenzare positivamente la qualità di vita del paziente e della sua famiglia. Una fase importante del percorso diagnostico è certamente a dimensione funzionale che mira ad individuare le difficoltà e le abilità residue del paziente, oltre ad accogliere il significato che questi e la famiglia attribuiscono alla malattia. E’ importate dunque che la collaborazione e il coordinamento delle diverse figure professionali e dei servizi implicati sia efficiente ed efficace per non creare inutili sovrapposizioni o vuoti nell’andamento del percorso del paziente. Gli obiettivi del trattamento possono comprendere sia il ripristino dello stato di salute che il miglioramento della qualità della vita, la minimizzazione della disabilità, la conservazione dell’autonomia e la gestione dei bisogni delle persone che supportano l’anziano.”