E’ stato notificato, nei giorni scorsi, dalla Polizia di Stato di Lentini, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Antonio Guercio (42 anni), Sebastiano Basso (35 anni), Gaetano Teclo Angelino (52 anni), Claudio Semoletta (40 anni), Massimo Battaglia (53 anni), Giovanni Marino (58 anni), Cirino Scamporrino (47 anni).
I sette sono ritenuti parte di un’associazione per delinquere dedita alla commissione di furti di carburante, ricettazione e detenzione illegale di armi, operante a Lentini e nelle province di Siracusa e Ragusa, nel periodo compreso tra luglio 2014 e marzo 2015, proprio quando furono messi a segno furti di ingenti quantitativi di carburante prelevato dalla Lukoil di Priolo Gargallo.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i sette avrebbe messo in piedi una fiorente attività illecita relativa alla compravendita di carburante prelevato furtivamente direttamente dalle condutture della raffineria di Priolo Gargallo. Già nel 2014 le indagini avevano portato al sequestro di un autoarticolato, munito di cella frigorifera, e condotto da Giovanni Marino, il quale aveva a bordo circa 40 mila litri di gasolio.
Nell’attività illecita, secondo quanto riferito dalla Polizia di Stato, ciascuno dei sette avrebbe avuto un ruolo specifico e ben definito.
In particolare, Guercio e Angelino si sarebbero occupati dell’ideazione e della materiale commissione dei furti di gasolio, mentre il trasporto e l’occultamento del carburante sarebbe stato affidato a Marino, residente a Comiso e rappresentante legale della s.r.l. Trasporti Comiso Internazionali, proprietaria di un deposito automezzi.
Secondo le indagini sarebbe proprio qui, in questo deposito, dove Battaglia era socio in affari di Marino, che avveniva la vendita del carburante clandestino.
Infine, il trasporto del carburante trafugato avveniva con mezzi messi a disposizione proprio da Battaglia e Marino.
Dopo il trasporto la fase di vendita che, sempre detto dagli agenti di Polizia, sarebbe avvenuta mediante false fatturazioni a gestori di idrocarburi operanti nella provincia di Ragusa.
A dare il proprio contributo all’organizzazione anche Scaporrino, residente a Lentini, il quale si sarebbe dedicato alla compravendita di armi clandestine immesse nel mercato da altri soggetti di rilevante caratura criminale operanti nella provincia di Catania. A tal proposito, nel gennaio 2015, in un’abitazione rurale di Carlentini, sono state trovate e sequestrate armi detenute illegalmente: una pistola calibro 38 con matricola abrasa e di un fucile doppietta con relativo munizionamento.