La commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ha svolto ieri alcuni sopralluoghi in provincia di Siracusa: nella rada di Augusta e nell’area Sin di Priolo, per i dragaggi portuali, e all’impianto di depurazione dell’Ias di Priolo per la depurazione delle acque reflue.
La rada di Augusta e parte dell’area Sin di Priolo sono da 20 anni in attesa di bonifica w sul dragaggio dei fondali, non c’è ancora una decisione definitiva. La delegazione della commissione ha esaminato anche la situazione dei diversi relitti, in parte civili e in parte militari, presenti nell’area.
Sempre ieri la delegazione ha svolto un sopralluogo all’impianto di depurazione dell’Ias di Priolo, che tratta sia reflui urbani che industriali. L’impianto al momento è sotto sequestro della Procura con facoltà d’uso ed è oggetto di due procedimenti penali relativi all’inquinamento prodotto dalle emissioni diffuse odorigene.
Tra oggi pomeriggio e domani mattina audizioni alla prefettura di Catania: in programma quella del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, il commissario dell’ex Provincia Carmela Floreno, la sindaca di Augusta, Cettina Di Pietro, il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, oltre ad esponenti di Arpa Sicilia e Confindustria Sicilia.
“In Sicilia – ha riferito il presidente della commissione, Stefano Vignaroli – abbiamo trovato una situazione molto preoccupante rispetto alla depurazione delle acque reflue. Il 40% dei cittadini non è servito da un depuratore e anche quando gli impianti ci sono succede che siano inattivi o funzionino male. Stiamo ancora acquisendo le informazioni necessarie. Nei prossimi mesi, poi, torneremo per altri sopralluoghi e audizioni. In Sicilia il mare rappresenta una risorsa naturale fondamentale e di rara bellezza, ma si fa ben poco per tutelarlo e questo non è accettabile“.