L’uomo, come si legge nell’ordinanza cautelare emessa dal GIP, Andrea Migneco, avrebbe provocato alla donna alcune lesioni, quando “in particolare, dopo essersi recato con lei in un fondo agricolo di sua proprietà, colto da gelosia verso l’ex compagno della donna, dapprima scaraventava al suolo la persona offesa e le sferrava dei calci, di seguito, afferrando un oggetto in ferro, la colpiva ripetutamente sino a cagionarle più ecchimosi ai gomiti ed alle gambe ed una frattura lacero contusa al capo, con l’aggravante dell’aver agito per futili motivi derivanti dalla gelosia e dell’avere commesso il fatto in danno di una persona cui era legato da una relazione sentimentale”.
Inoltre, Cirinnà avrebbe sottoposto la sua vittima ad atti di umiliazione come, ad esempio, costringerla a strisciare per terra ed a mangiare del fango. Tali comportamenti hanno raggiunto l’apice della violenza durante un litigio, nel corso del quale, come si evince dall’ordinanza cautelare “ ha portato con sé la donna in auto, sino a condurla all’interno di un fondo agricolo di sua proprietà, afferrava un coltello che custodiva all’interno del veicolo, la minacciava ed insultava” facendole compiere contro la sua volontà degradanti atti sessuali.