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Covid-19, Cafeo: “Dalla Regione necessaria amministrazione efficace e reattiva”

Covid-19, Cafeo: "Dalla Regione necessaria amministrazione efficace e reattiva''

Necessaria un’azione amministrativa fattiva, rapida e concreta. A chiederla, alla Regione siciliana, è l’On. Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
In prims Cafeo interviene dal punto di vista economico.

“Il primo intervento – dice Cafeo – riguarda i pagamenti pregressi della Pubblica Amministrazione regionale, da sbloccare al più presto. Dal punto di vista dell’accesso al credito poi – prosegue l’On. Cafeo – si potrebbero prevedere misure, anche tramite i Confidi, per l’erogazione di prestiti ed anticipazione di minore importo in favore delle PMI e delle microimprese “poco bancabili”, ossia quelle realtà che avrebbero difficoltà ad accedere alle complesse procedure per il credito con garanzia pubblica ma che sono oggi a concreto rischio di insolvenza”.

“Infine, ritengo opportuno, nell’ambito di un intervento immediato sulla programmazione 2014-2020, anche alla luce della maggiore flessibilità prevista dalla Commissione UE, di non sottrarre le risorse originariamente previste ma anzi di rimpinguare quelle misure per le quali esistono già graduatorie di beneficiari idonei e non ammessi per esaurimento risorse, come ad esempio l’azione 1.1.5 – continua Cafeo – operando ancora una volta per favorire la ripresa, la liquidità e l’innovazione come chiave per il riposizionamento e la ripartenza delle imprese”.

“In particolare – illustra Cafeo – la modifica al Regolamento UE 2020/460 consente di spostare le dotazioni dei programmi operativi FESR fra un asse prioritario e l’altro, entro il limite percentuale prestabilito dell’8% della dotazione all’1 febbraio 2020 e del 4% del totale del bilancio complessivo del programma, con procedura non soggetta all’approvazione della Commissione. Questo permetterebbe sia di dirottare le nuove risorse liberate verso misure già attuate e con graduatorie definite ma non finanziate, sia a sostegno dell’emergenza sanitaria”.