I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo hanno confiscato una società edile che opera nel settore degli scavi e delle costruzioni di Altofonte (Pa), riconducibile a Andrea Di Matteo, del valore di circa 4,5 milioni di euro. Il provvedimento è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, a conclusione dell’iter successivo al sequestro del 2014. Di Matteo era stato arrestato nel 2010 con l’accusa di aver fatto parte della famiglia mafiosa di San Giuseppe Jato – Altofonte, dove faceva il postino per il boss latitante Domenico Raccuglia cui aveva anche fornito denaro e ospitalità.
In appello Di Matteo è stato assolto dall’accusa di associazione mafiosa, ma la stessa sentenza della Corte aveva sottolineato come i colloqui intercettati tra l’imputato e alcuni imprenditori, e le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia dimostrassero che Di Matteo aveva svolto ruolo nella cosca.