Un anno dopo l’incendio che il 10 luglio 2019 distrusse la riserva naturale Saline di Priolo, la vegetazione dell’area protetta ha ripreso vita e gli alberi del bosco mediterraneo (50 ettari in totale) stanno rinascendo.
La riserva oggi è ancora chiusa, ma potrà presto tornare ad essere fruibile dal pubblico grazie al lavoro della Lega Italiana Protezione Uccelli e al sostegno di Eni Rewind e Versalis, Enel, Lukoil.
Eni Rewind e Versalis, in base all’accordo sottoscritto con la Lipu quale ente gestore dell’area protetta, hanno già avviato la messa in sicurezza dei sentieri principali attraverso la potatura e la rimozione di centinaia di alberi bruciati e successivamente provvederanno alla predisposizione delle aree per la piantumazione di specie tipiche della flora mediterranea.
Lukoil ed Enel hanno dato la loro disponibilità alla progettazione e alla ricostruzione dei capanni in legno (Capanno d’ingresso e Capanno 1) della riserva.
“Il mio auspicio – afferma Fabio Cilea, direttore dell’area protetta – è che queste collaborazioni continuino anche dopo l’emergenza incendio e portino buoni frutti per tutto il territorio”.
“Il Comune di Priolo farà tutto ciò che è possibile per contribuire alla rinascita della Riserva Naturale Saline di Priolo”, assicura il presidente del Consiglio comunale di Priolo, Alessandro Biamonte.