Stanchi ma determinati ad andare avanti. Sono i 10 lavoratori delle Ex Industrie Meccaniche Siciliane S.r.l di Priolo, aderenti all’Ona, che da una settimana stanno effettuando un sit in con sciopero della fame, seppur parziale, davanti al Municipio di Priolo.
Alla base della protesta la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Catania, che annulla gli effetti di quella di primo grado del tribunale di Siracusa, che riconosceva diritti e benefici previdenziali ai lavoratori occupati in quel sito produttivo nel quale era stata accertata dal Ctu nominato dal giudice la presenza di amianto.
Lo scorso sabato la visita del sindaco di Priolo Pippo Gianni, che appoggia in pieno l’azione dei lavoratori, e del senatore Pino Pisani, che ha riferito di aver già avviato un’interlocuzione col Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. Ma hanno portato la loro solidarietà anche Pippo Zappulla di Articolo1, Paolo Ficara e Pasqua del M5S.
“Rischiamo di perdere la pensione e dover restituire all’Inps quanto sin qui percepito. Alcuni che invece lavoravano ed essendo prossimi alla pensione con i diritti riconosciuti si sono licenziati – racconta a SiracusaPost Calogero Vicario, uno dei lavoratori – E’ assurdo dover ricorrere in Cassazione per una situazione chiara sin da subito, con la presenza di amianto certificata dal Ctu. Non può passare – conclude – la linea della maggiore importanza del bilancio dell’ente sulla salute dei lavoratori”.