“Ricorre oggi una data ricca di significato, suggello dell’Unita’ Nazionale raggiunta ed espressione della riconoscenza del Paese per il contributo alla sicurezza della comunita’ nazionale e internazionale offerto dalle Forze Armate. Donne e uomini in uniforme che oggi, in un contesto che se pur lontano dalle guerre di annientamento del secolo scorso, servono il Paese con gli stessi valori di lealta’, impegno e umanita’, propri alla nostra storia”. Lo scrive in un messaggio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 4 novembre, Giorno dell’Unita’ Nazionale e Giornata delle Forze Armate. “Lo strumento militare – aggiunge il Capo dello Stato – rivolge la sua attenzione alla salvaguardia della vita dei nostri concittadini e della stabilita’ internazionale, mettendo in evidenza qualita’ e capacita’ professionali e collaborando con Paesi alleati ed amici, per realizzare un ambiente nel quale possano prosperare la pace e lo sviluppo dei principi democratici e dei diritti della persona, nel rispetto delle differenti culture e sensibilita’. Il terribile terremoto che ha devastato intere comunita’ del Centro Italia, ha messo in luce, ancora una volta, il pronto e fondamentale contributo delle Forze Armate, in concorso e con il coordinamento della Protezione Civile, nell’assistenza della cittadinanza duramente colpita. Con pari generosita’ ed altruismo i nostri militari continuano a salvare vite nel Mediterraneo in una crisi che ha assunto dimensioni epocali, meritando la riconoscenza generale”.
Il Presidente della Repubblica conclude allora aggiungendo che “Con questi sentimenti rivolgo il mio augurio ed un caloroso saluto a tutti i soldati, i marinai, gli avieri, i carabinieri, i finanzieri e al personale civile della difesa che, con impegno e grande professionalita’, operano in Italia e nelle missioni internazionali di pace. Un particolare pensiero vada a tutti i militari impegnati in missioni in Patria e all’estero, dai Balcani all’Afghanistan, dal Corno d’Africa alla Libia e al Mali, dal Mar Rosso al Mediterraneo, dal Kuwait all’Iraq, dal Libano alla Palestina. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica!”