eletto ieri

Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro è il nuovo presidente

Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro è il nuovo presidente

Giuseppe Catanzaro è il nuovo presidente di Sicindustria. Ad eleggerlo, oggi pomeriggio, l’Assemblea dei delegati che ha, di fatto, ratificato il risultato delle consultazioni svolte dalla commissione di designazione, che hanno coinvolto l’intera base associativa. Eletta anche la squadra dei vicepresidenti: Alessandro Albanese (vicepresidente vicario); Rosario Amarù e Gregory Bongiorno. I delegati sono: Ivo Blandina (infrastrutture); Carmelo Turco (rapporti con le aziende dei comparti di raffinazione e petrolchimica); Silvio Ontario (education). Cinquant’anni, imprenditore impegnato con l’azienda di famiglia in attività legate al settore ambientale e della produzione di energia, Catanzaro subentra ad Antonello Montante e guiderà l’associazione per i prossimi 4 anni. All’interno del sistema confindustriale ha ricoperto diversi ruoli: vicario di Confindustria Sicilia; presidente dei giovani di Confindustria Agrigento; presidente di Confindustria Agrigento; componente del Gruppo tecnico Ambiente di Confindustria e componente supplente della Commissione di saggi per l’elezione del presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia. Subito dopo l’elezione, il presidente Montante ha ringraziato la squadra forte e coesa che lo ha supportato in questi anni. “Questa presidenza – ha detto – ha attraversato il periodo più lungo di recessione dal secondo dopoguerra ad oggi. Una congiuntura che, se da un lato ha reso ancora più impegnativo il lavoro di Confindustria Sicilia per fare resistere le aziende sui mercati sostenendo il valore della libertà d’impresa, dall’altro ne ha rafforzato la consapevolezza sulla necessità di muoversi nel pieno rispetto delle regole e portando avanti un rapporto costante e propositivo con le Istituzioni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Confindustria Sicilia per la prima volta ha ribaltato un sistema, emarginando chi distorce il mercato e fa concorrenza sleale a tutte quelle imprese sane che rappresentano la maggioranza del tessuto economico”.