E’ stata la vittima a raccontare che alla base della sparatoria ci sono problemi di vicinato. Ieri pomeriggio, intorno alle 14.45 nel quartiere Priolo di Avola, la vittima, un 40enne panettiere di Avola ha allertato con insistenti colpi di clacson i Carabinieri dalla sua auto che sfrecciava proprio davanti la caserma. Poi si è precipitato al Pronto Soccorso dell’Ospedale G. Di Maria dove, raggiunto dai Carabinieri, ha raccontato l’identità dell’uomo dal quale sono partiti gli spari da un balcone.
Si tratta di Claudio Papa, 46 anni di Avola. Quest’ultimo, rintracciato dalle forze dell’ordine, ha provato ad occultare l’arma, ma alla fine ha confessato. Papa nascondeva l’arma in cucina occultata sotto i pensili, dietro lo zoccolo, avvolta in uno straccio. E’ una calibro 9, completa di caricatore con 9 proiettili e, a parte, ulteriori 15 munizioni del medesimo calibro.
In camera da letto Papa teneva una sciabola affilata ed appuntita ed una balestra con 77 frecce in alluminio con punta d’acciaio.
Tutte le armi sono state sequestrate.
Secondo le prime ricostruzione della dinamica dei fatti, Papa dal proprio balcone ha sparato contro la vittima almeno 13 colpi di pistola. La vittima ha tentato di salvarsi nascondendosi dietro la propria auto, per poi salirci sopra e scappare. Questa pronta reazione ha salvato la vita al panettiere, che se la caverà con un piccolo intervento chirurgico e venti giorni di prognosi. Papa adesso si trova al Cavadonna, accusato di tentato omicidio.
Tuttavia questo non è l’unico episodio di violenza tra i due. Nel 2013, infatti, sempre per liti legate al vicinato, fu l’odierna vittima ad aggredire Papa Claudio colpendolo con diverse coltellate.
