Ha lasciato Trapani in direzione di Augusta la nave quarantena Aurelia. L’imbarcazione della compagnia Snav partita da Lampedusa con 273 migranti a bordo, tra cui anche una ventina positivi al Covid-19, ieri mattina era giunta a Trapani posizionandosi nelle acque antistanti il litorale nord della città e suscitando la dura reazione del sindaco, Giacomo Tranchida, che aveva emesso un’ordinanza per vietare lo sbarco dei migranti e del personale dell’equipaggio.
La nave, infatti, originariamente destinata al porto di Corigliano Calabro era stata successivamente ‘dirottata’ a Trapani, dove già si trova un’altra nave quarantena, la Azzurra. Tranchida, dopo aver appreso la notizia dello spostamento di nave Aurelia, ha disposto la revoca dell’ordinanza di divieto di sbarco emessa precedentemente.
Il sindaco del capoluogo megarese, Cettina Di Pietro ha subito disposto con ordinanza il divieto assoluto di sbarco. L’imbarcazione è attesa in porto per domani.
“Per tutelare la salute dei miei concittadini, nessuna delle persone a bordo, che siano equipaggio o migranti, potrà scendere a terra ad Augusta. Può apparire una decisione forte, ma ho la responsabilità di assicurare le massime condizioni di sicurezza sanitaria ad Augusta ed agli augustani”, spiega il sindaco Di Pietro. “Questo è un territorio accogliente e che nei recenti anni segnati dal fenomeno migratorio non si è mai tirato indietro, ma ciò non vuol dire che sia sempre Augusta la sacrificabile”.
Il sindaco denuncia poi l’assenza della Regione. “Il governo Musumeci, in questo delicato frangente , non ha fornito alcuna indicazione certa sul da farsi, a parte l’ordinanza n.31 del 09/08. Noi sindaci siamo soli davanti all’emergenza, senza coordinamento e controlli regionale, con il risultato di spostare il problema da un territorio ad un altro”.
La decisione del sindaco Di Pietro trova l’appoggio dei parlamentari del M5S, Pisani, Scerra e Ficara: “Ampiamente condivisibile la scelta del sindaco che ha vietato lo sbarco a terra delle persone a bordo della nave quarantena Aurelia. L’ordinanza del primo cittadino va anzitutto nella direzione della tutela sanitaria delle comunità locali.
“La storia di questa nave che da giorni cerca un porto, dopo le complesse operazioni di Lampedusa, meriterebbe maggiore attenzione da parte delle istituzioni nazionali. Ed è per questo che nelle ultime ore ci siamo messi in contatto con il Ministero dell’Interno a cui abbiamo chiesto di rivedere le proprie scelte. Le informazioni ricevute, anche tramite la Prefettura di Siracusa – aggiungono i pentastellati – parlano di uno sbarco limitato ad un numero di migranti non positivi al covid da trasferire in una struttura attrezzata fuori provincia. Dopodiché l’imbarcazione riprenderà la via del mare, diretta a Lampedusa”.
Ficara, Pisani e Scerra si rivolgono infine al presidente Musumeci. “Fa da opposizione al governo ma dimentica di avere anche lui responsabilità di governo in Sicilia, pure sul fenomeno migratorio e sulla tutela della salute dei siciliani. Ha lasciato i sindaci da soli ed ognuno sta muovendosi a difesa delle proprie comunità”.
Contrario all’arrivo al porto di Augusta della nave Aurelia è anche Marina Noé, presidente Assosporto: “Non è pensabile che una nave quarantena come la Aurelia della Snav occupi la banchina del porto commerciale di Augusta. Non vorremmo che questo fosse l’inizio di un film già visto per cui si sceglie sempre Augusta come porto migranti. Non è possibile”.
Da qui la richiesta al sindaco Di Pietro di rivedere la sua ordinanza consentendo la sola sosta in rada, non nelle vicinanze del banchina” e all’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale “di non consentire l’attracco di questa nave”.