La deputata nazionale Stefania Prestigiacomo interviene sulla vicenda dei lavoratori esposti all’amianto a Priolo e da luglio scorso in sit in contro la sentenza che li priva dei benefici che erano stati loro assegnati in primo grado.
“La vicenda che riguarda i lavoratori dell’amianto – prosegue – rappresenta una beffa inaccettabile davanti alla quale non si può restare indifferenti. I lavoratori hanno subito un doppio danno. Il primo è quello di aver lavorato in condizioni dannose per la loro salute, che in molti casi hanno prodotto l’insorgere di gravi malattie. Il secondo danno è che lo stato non riconosce i loro diritti. C’è una legge del 1992 che riconosce uno specifico beneficio pensionistico. Nel 2015 sono varate altre norme specifiche per i lavoratori del settore metalmeccanico esposti all’amianto. La norma è chiara, ma i governi che si sono succeduti dal 2015, come spesso accade, si sono dimenticati di varare le disposizioni attuative che consentirebbero l’applicazione della legge”. “A tutto questo – continua l’esponente azzurra – si aggiunge l’Inps che spende risorse per ricorrere in appello contro una sentenza già vinta dai lavoratori in primo grado. Confido in un intervento risolutivo della Ministra Nunzia Catalfo che so sensibile a questo problema. Serve una soluzione definitiva che restituisca dignità e fiducia ai cittadini coinvolti in particolar modo in un momento così drammatico per l’intero paese. Ringrazio l’on. Pippo Gianni, oggi sindaco di Priolo, e l’avv. Ezio Bonanni – conclude Prestigiacomo – per il loro storico impegno a favore del riconoscimento dei diritti di questi lavoratori”.