Brahim Aouissaoui, il 21enne tunisino che ha ucciso tre persone nella cattedrale di Notre-Dame a Nizza, non sarebbe “mai stato segnalato dalle autorità” di Tunisi e non era neanche segnalato sotto il profilo della sicurezza nei canali di intelligence”.
Lo si apprende da fonti del Viminale che hanno confermato che l’uomo “era clandestinamente sbarcato a Lampedusa il 20 settembre scorso e successivamente destinatario il 9 ottobre di un decreto di respingimento con ordine del questore di abbandonare il territorio nazionale entro 7 giorni”.
Intanto il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha deciso di richiedere le audizioni del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del capo della Polizia Franco Gabrielli “sulle specifiche tematiche riguardanti gli eventi di piazza che si stanno verificando e sulla vicenda del cittadino tunisino che transitato dall’Italia ha poi compiuto il sanguinoso attentato in Francia”, precisa il presidente del Comitato Raffaele Volpi.
(Agi)