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Avola, inchiesta “Tutti a t’Avola’: non luogo a procedere per Cannata

Avola, inchiesta "Tutti a t'Avola': non luogo a procedere per Cannata

Non luogo a procedere per il sindaco di Avola Luca Cannata nell’inchiesta “Tutti a t’Avola’.
La decisione del Giudice delle udienze preliminare, dopo che era stata la stessa accusa a chiede il proscioglimento per una vicenda per la quale gli indagati erano accusati, a vario titolo, di truffa, turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e falso ideologico.
‘Non luogo a procedere’ anche per Pietro Argentino, Simona Loreto, Corrado Di Stefano e Giovanna Zocco. Assoluzione per Salvatore Galioto.Rinvio a giudizio per 11 indagati.

“Dopo quasi due anni, giustizia è fatta. Avevo detto fin dall’inizio di aver lavorato solo per la mia città nel rispetto delle norme. Adesso, certo, resta l’amarezza per aver subito anni di gogna mediatica”. Queste le prime parole del sindaco di Avola, Luca Cannata, dopo la sentenza di non luogo a procedere nell’ambito dell’inchiesta Tutti a T’Avola. “Sono stato indagato per un sms di buon natale e una telefonata al Genio civile per informazioni sulla realizzazione di un’opera pubblica. Ho avuto fiducia nelle istituzioni e nella giustizia e il tempo mi ha dato ragione, ma non auguro a nessuno di subire quello che ho dovuto provare io in questi anni. Mi sono sentito accusato di una serie di reati e di un presunto commissariamento per mafia. Sono state gettate ombre sulla mia amministrazione quando invece ho governato esclusivamente per il bene di Avola