Vicenda Cisma

Melilli, botta e risposta tra Caminito e Amato

Melilli, botta e risposta tra l'assessore Caminito e l'avvocato Amato

Prosegue il botta e risposta tra l’assessore del Comune di Melilli, Caminito e l’avvocato Daniel Amato, in merito a presunti coinvolgimenti di quest’ultimo sulla vicenda dell’ampliamento della discarica Cisma. Oggi è la volta di Caminito: “Amato – riferisce Caminito – è stato consulente in materia ambientale del Comune di Melilli, oltre che dall’1 maggio del 2015 al 31 dicembre del 2015, anche dal 16.11.2011 al 31.05.2012 quando era Sindaco Sorbello, proprio quando la Cisma metteva in piedi la richiesta di ampliamento della discarica esistente. Tuttavia – continua – a noi interessano le responsabilità politiche, per cui nessuno ci può convincere del fatto che il geometra Salvatore Salafia abbia agito di sua personale iniziativa, senza seguire l’indirizzo politico di chi all’epoca amministrava il Comune di Melilli. Ci riferiamo al periodo che va dal dicembre del 2011 al maggio del 2012 (Sindaco Sorbello). Di certo, vista l’importanza, la delicatezza e la grandezza dell’autorizzazione dell’ampliamento della Cisma appare inverosimile che il dirigente abbia potuto agire in solitudine, dissentendo dall’indirizzo politico dell’amministrazione”. Riguardo poi al riferimento fatto al consigliere comunale Salvatore Midolo, Caminito scrive: “Lungi da me accostarlo a soggetti mafiosi, – afferma – il mio commento era riferito al fatto che, essendo lui assessore al ramo, non poteva non sapere, perché, nel periodo delle autorizzazioni della Cisma, l’invito alle conferenze dei servizi che si svolgevano a Palermo, venivano smistate proprio a lui, insieme al Sindaco facente funzioni, Corrado Mascali”. Sul fronte poi delle accuse di Amato riguardanti “i colletti bianchi hanno a che fare con la mafia”, l’assessore Caminito scrive: “Amato è rappresentante provinciale di Italia dei Valori, presidente nazionale dell’associazione anticorruzione, nonché, come lui stesso ha sempre affermato, vicino all’onorevole Pippo Sorbello, che, a quanto risulti ad oggi, è l’unico personaggio politico melillese ad essere coinvolto in un processo per mafia, che si sta svolgendo al Tribunale penale di Siracusa”. E la battaglia a colpi di comunicati stampa sembra destinata a continuare.