Riceviamo e pubblichiamo una nota di Salvo Baio del Partito Democratico sulle prove di allenza del Pd a Lentini in vista delle prossime elezioni amministrative:
“Fra pochi mesi si voterà nei comuni di Lentini, Noto, Pachino e Sortino. Per il Partito democratico, dopo le recenti elezioni di Augusta e Floridia, che certo non l’hanno premiato, si prepara un’altra prova del fuoco. Le alleanze che si prefigurano in questi comuni sono ancora incerte e comunque non vedono il Pd in pole position. Non lo è a Sortino, dove si vota col maggioritario ad un turno e difficilmente i Dem presenteranno un proprio candidato a sindaco. Non lo è a Pachino dove lo scioglimento del Comune ha avuto per noi effetti devastanti. A Noto l’unica novità nel nostro campo è data dalla nascita del movimento politico “Passione civile” che ha in Aldo Tiralongo, persona perbene che viene dalla nostra tradizione, il candidato a sindaco e mi auguro che il Pd lo appoggi convintamente.
Prima di affrontare quello che per la sua specificità è il “caso Lentini”, è utile delineare la cornice dentro la quale costruire le alleanze elettorali. Il comune denominatore, a mio avviso, deve essere quello di dar vita ad alleanze omogenee comprendenti partiti, movimenti, aggregazioni civiche che si riconoscano, ciascuno col proprio simbolo, nel perimetro del centrosinistra e siano alternativi alla destra. I partner di queste alleanze sceglieranno di comune accordo il candidato sindaco con più chance di successo.
A Lentini si sta profilando un’alleanza trasversale che comprende il Partito democratico, Articolo Uno, il Movimento Cinque Stelle, e due liste civiche che hanno un retroterra culturale e politico di destra e il cui king maker è un noto esponente della destra. L’asse politico dell’operazione è caratterizzato da un accordo tra la sinistra (riformista e radicale) e la destra che esprime il candidato a sindaco. Fermo restando che spetta al circolo lentinese del Pd decidere autonomamente con quali alleati presentarsi alle elezioni, sommessamente vorrei dire che si tratta di un’operazione politicamente innaturale ed incomprensibile, non coerente con la nostra tradizione e con i nostri valori. Ma come, abbiamo censurato il sindaco Italia perché al ballottaggio di Augusta ha appoggiato esplicitamente il candidato della destra e ora ci alleiamo con una parte di essa?
Esagero se dico che rischiamo di snaturare il nostro profilo identitario e quello del centrosinistra? Qual è il senso politico (la mission) di questa alleanza? La maggioranza congressuale che ha eletto il segretario del Pd, Salvo Adorno, è stata compatta nell’indicare come obiettivi irrinunciabili il rilancio del Partito democratico e la costruzione di un centrosinistra largo e coeso”.