Attività di polizia ambientale sul fondale marino prospiciente Penisola Magnisi nell’ambito del Sin di Priolo a seguito della geolocalizzazione di fusti metallici, presumibilmente giacenti sul fondale da diversi decenni.
Nelle giornate del 9,10 e 11 dicembre con il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, mediante l’impiego di personale e mezzi tecnici di società specializzata di Augusta, con il concorso e supporto di personale specializzato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sono stati recuperati 2 involucri metallici caratterizzati dalla presenza di calcestruzzo sia all’interno che all’esterno, e completamente corrosi e usurati dalla lunga permanenza sul fondale e molto probabilmente utilizzati come corpi morti per l’ormeggio.
In attuazione delle disposizioni impartite dalla procura, il personale tecnico dell’Arpa di Siracusa ha eseguito una serie campionamenti, del contenuto dei fusti recuperati, dei sedimenti del fondale sui quali erano adagiati, della vegetazione superficiale e di un patina che avvolgeva gli involucri metallici, per procedere all’analisi di laboratorio, funzionali ad ogni eventuale utile successiva valutazione.
All’operazione ha presenziato il Capo del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di porto, Ammiraglio Ispettore Aurelio Caligiore.