scrivono ai fedeli

I parroci del vicariato di Lentini: “Tutti dobbiamo fare il bene comune”

I parroci del vicariato di Lentini: "Tutti dobbiamo fare il bene comune"

Un invito a tutti a perseguire il bene comune, ciascuno con il proprio ruolo. Questo quello che chiedono i parroci delle comunità parrocchiali di Lentini, Carlentini e Francofonte, e che stanno leggendo in queste ore durante le messe della domenica.
“Chiediamo perdono a Dio e alla Terra per come e quanto ogni giorno la maltrattiamo. Ai nostri politici amministratori chiediamo di perseguire sempre il bene autentico con leggi e scelte che rispettino tutti, l’ambiente e gli esseri umani che lo abitano”. Ed ancora: “A ciascun cittadino chiediamo di abitare con responsabilità questa porzione di Terra che gli è stata consegnata come casa”. Si tratta di un messaggio che è stato condiviso dall’arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, che già nella sua Lettera pastorale aveva fornito delle indicazioni precise.
“Nessuno si sottragga al dovere di seguire attivamente la vita politica della propria città così come di informarsi sui fatti perché possa, secondo coscienza, prendere posizione ed essere voce profetica. Accogliendo l’invito di papa Francesco, ci impegniamo ad operare quella conversione ecologica necessaria se non vogliamo continuare a fare del male alla nostra Madre Terra”. Infine un riferimento chiaro alla realizzazione della nuova discarica: “Interpellati e preoccupati per la possibilità della presenza di una nuova discarica nel nostro territorio, mentre non cessiamo di elevare il nostro ringraziamento a Dio per il dono della nostra madre terra, noi parroci insieme alle nostre comunità parrocchiali di Lentini, Carlentini e Francofonte, sentiamo il dovere di condividere alcuni principi che ci sono particolarmente cari. Innanzitutto chiediamo perdono a Dio e alla Terra per come e quanto ogni giorno la maltrattiamo. Accogliendo l’invito di papa Francesco, ci impegniamo ad operare quella conversione ecologica necessaria se non vogliamo continuare a fare del male alla nostra Madre Terra: «Invito tutti i cristiani ad esplicitare questa dimensione della propria conversione, permettendo che la forza e la luce della grazia ricevuta si estendano anche alla relazione con le altre creature e con il mondo che li circonda, e susciti quella sublime fratellanza con tutto il creato che san Francesco d’Assisi visse in maniera così luminosa» (n. 221). Esprimiamo la nostra vicinanza a chi paga con la malattia i danni che abbiamo causato all’ambiente; assicuriamo ai nostri politici la nostra fattiva collaborazione nel comune intento di migliorare la società in cui viviamo; laudato sì, oltre che la nostra preghiera, esprima anche la speranza di una Terra più pulita e più bella”.