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Crisi in zona industriale, Fim Cisl: “irrobustire i tavoli in Confindustria”

Crisi in zona industriale, Fim Cisl: "irrobustire i tavoli in Confindustria"

“Aziende in procinto di chiudere i battenti e non solo a causa della crisi generata dall’emergenza sanitaria, ma a situazioni pregresse che si sono acuite nel tempo”. Questa l’analisi del segretario della Fim Cisl Ragusa Siracusa, Angelo Sardella che aggiunge: “È il caso dei lavoratori della società Bpis, dove i lavoratori posti in cassa integrazione straordinaria si trovano con un futuro occupazionale incerto, nonostante vi sia un tavolo permanente in Confindustria Siracusa per l’assorbimento di alcuni di questi lavoratori nel contratto di Sonatrach, vinto dalla Coemi, che ha già proceduto all’assunzione di 30 unità provenienti da questa azienda”.
Sardella fa riferimento ai tavoli in Confindustria che, nell’anno precedente, si sono succeduti per gestire le molteplici vertenze e che, in tanti casi hanno portato a risultati eccellenti. “in virtù dei nuovi scenari hanno la necessità di essere, però, irrobustiti, – aggiunge il segretario dei metalmeccanici cislini – arricchendoli con iniziative concertate, basate sui programmi lavoro delle maggiori committenti. Questo permetterebbe di stilare e crono programmare l’eventuale rientro occupazionale di quelle maestranze fuori dal ciclo produttivo, come i lavoratori della Bpis e non solo e nel contempo iniziare una nuova stagione di relazioni industriali ad ampio raggio, evitando il mercimonio dei lavoratori in maniera unilaterale, lavoratori di eccellenza e di invidiata professionalità, forgiata nella zona industriale più grande d’Italia.”