la polemica

Avola, Assostampa e Gus alla giunta Cannata: “L’informazione non può essere appaltata a soggetti esterni”

Avola, Assostampa e Gus alla giunta Cannata: "L'informazione non può essere appaltata a soggetti esterni"

“L’informazione per la pubblica amministrazione è strumento di trasparenza e per tale motivo non può essere “appaltata” a soggetti esterni. Essa deve essere curata direttamente dagli enti attraverso giornalisti interni nell’interesse, prima di tutto, dei cittadini e del loro diritto di essere informati in modo corretto e professionale. Senza che mai alcuno debba chiedersi se una notizia è vera o è solo propaganda”.
Così il segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente e il presidente regionale del Gus, Francesco Di Parenti, intervengono a seguito della polemica interna al Comune di Avola sulle spese sostenute dalla giunta per la comunicazione. “Lontana da noi l’idea di entrare in una polemica che non ci appartiene – si legge in una nota – però, non possiamo sorvolare sulla dichiarazione della Giunta Cannata che afferma di aver risparmiato non dotandosi di un ufficio stampa a differenza di altre città. La Giunta di Avola inverte l’ordine dei fattori e dimostra di fare una certa confusione tra informazione e propaganda. Soprattutto dimentica che dal giugno del 2000 una legge dello Stato (la 150 recepita in Sicilia nel 2002), un regolamento che porta la firma del Presidente della Repubblica e una direttiva del ministro della Funzione pubblica, entrambi del 2001, fissano le modalità con le quali la pubblica amministrazione deve comunicare. Tale apparato normativo stabilisce – ricordano Dente e Di Parenti – che la comunicazione avviene attraverso tre uffici, uno dei quali è l’ufficio stampa (gli altri sono l’Urp e il portavoce), composto da giornalisti iscritti all’Ordine professionale. Ad esso è demandato il compito di portare all’esterno l’attività amministrativa e di tenere i rapporti con le testate di informazione. Quella che la Giunta afferma essere un’efficace ed economica (tutte da dimostrare) strategia di comunicazione – concludono – è solo una maniera per aggirare una legge dello Stato”.